Ambos mundos by Natsuo Kirino

autore:Natsuo Kirino [Kirino, Natsuo]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788854529595
editore: © 2024 Neri Pozza Editore, Vicenza

Era una lettera estremamente fredda e distaccata, nel tipico stile di Kitamura. Una delle sue peculiarità consisteva nella scelta di non utilizzare mai nel testo il nome della persona a cui si indirizzava. Del resto si era sempre comportato così anche a casa, quando per esempio si rivolgeva alla moglie usando solo pronomi o semplici esclamazioni: «Ehi», «Oh», «Tu». Aiko non capiva se fosse dovuto a una questione di imbarazzo o di mera pigrizia, fatto stava che ogniqualvolta riceveva una missiva del genere, in cui il padre parlava solo di sé stesso e dei suoi impegni, le prendeva un magone terribile. Inoltre, l’annuncio del nuovo matrimonio non significava forse che per lei non c’era più posto in casa Kitamura? Si sentiva depressa come mai in vita sua, alla deriva, senza una casa dove tornare. Voleva un bene dell’anima a sua madre, stava con lei, ma Akagi non era suo padre e quella non era la sua famiglia. Non avrebbe mai più riassaporato il vero piacere del focolare domestico. Peraltro osservare sua madre al fianco di Akagi cambiare giorno dopo giorno, nel modo di parlare e negli atteggiamenti, aumentava a dismisura il suo senso di frustrazione e isolamento.

Era un pomeriggio di cielo coperto, evento raro a Shingū durante la stagione invernale. Dal piano superiore della casa, Aiko vedeva un pennacchio di fumo bianco. Nelle vicinanze erano in corso lavori di costruzione, forse stavano bruciando trucioli di legno o qualcosa di simile? Infilò un paio di geta e uscì sul davanti della casa. Nella tasca della giacca di lana lavorata a maglia c’era la lettera che aveva ricevuto da suo padre di recente. Aveva intenzione di ridurla al più presto in cenere. Tuttavia era alquanto combattuta, poiché sua madre le ripeteva spesso che tutte le lettere erano preziose e andavano trattate con cura e rispetto.

«Non importa quanto banale e insignificante possa apparire una semplice cartolina» le aveva detto una volta. «Devi conservare ogni singolo pezzo di carta che ricevi da tuo padre come se fosse un piccolo tesoro. Molti sostengono fin da ora che sarà materiale prezioso per i posteri. E stai molto attenta anche quando scrivi lettere agli altri, rifletti bene sul contenuto e non essere avventata, perché è meglio non rivelare mai i propri sentimenti. Tutto può succedere, non si sa mai, e un giorno ciò che si è scritto in passato in una lettera privata potrebbe essere reso pubblico. Mi raccomando, utilizza sempre un buon inchiostro e scrivi in bella grafia. Non dimenticare mai che ne va della tua reputazione e che, in mancanza di impegno e accortezza, saresti solo tu a pagarne le conseguenze».

Fino a quel momento, Aiko aveva seguito a puntino i suggerimenti della madre, conservando in un’apposita scatola tutte le lettere che riceveva. Ma in quel plumbeo pomeriggio invernale qualcosa era cambiato, di colpo era come impazzita. Quando aveva raggiunto il falò, a poco a poco i falegnami al lavoro nel cantiere avevano cominciato ad allontanarsi in silenzio e lei si era ritrovata da sola davanti alle fiamme che ardevano furiose.

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